Asporto e delivery: nuovi modelli di business, a partire dai menù

Nel 2021 l’e-commerce sarà un’attività quotidiana per almeno il +23% dei consumatori intervistati e si registrerà un deciso incremento per delivery e take away.

Da servizi forniti solo dalle attività di ristorazione veloce e fast food, take away e delivery si confermano asset importanti di ogni attività ristorativa, sia essa a conduzione familiare o stellata, più o meno grande o strutturata. Questo perché il periodo storico che stiamo attraversando, e che tenderà a persistere ancora per molti mesi, ha visto un radicale cambiamento non solo delle dinamiche commerciali legate al settore Food in generale e a quello dell’Horeca. in particolare, ma anche nelle abitudini – e dunque nelle esigenze – dei consumatori, di qualsiasi fascia economica ed età. 

Secondo l’ultimo Rapporto Coop nel 2021, infatti, l’e-commerce sarà un’attività quotidiana per almeno il +23% dei consumatori intervistati e si registrerà un deciso incremento per delivery e take away, con circa l’82% di clienti che sceglieranno di “ordinare a casa” o ritirare direttamente al ristorante, e lo faranno non solo per pranzare o cenare in famiglia (+50%) o perché non si ha tempo di cucinare (+24%), ma anche solo per variare la routine quotidiana dei pasti (+34%) con piatti più sfiziosi ed elaborati.

Numeri, questi, significativi, che definiscono un nuovo pattern nelle modalità di consumo mainstream, articolato su più livelli, con infinite possibilità d’evoluzione anche per la ristorazione tradizionale.

Il menù, anche stellato, è on the go

A differenza del passato, infatti, la nuova frontiera del delivery esige qualità, del cibo, delle ricette, delle confezioni, perfino della mise en place: non si ordina più solo per necessità ma anche per piacere, e non si rinuncia né alla bontà del cibo né all’autenticità del menù. 
Uno scenario, questo, che se da una parte obbliga la ristorazione a interrogarsi su come ottimizzare i flussi di lavoro ordinari per definire un equilibrio positivo tra investimento e produttività, dall’altra offre l’occasione per affinare il proprio business, modellandolo sulle esigenze di un neonato pubblico di consumatori, più attento ed esigente anche in fatto di home delivery.

 

Ripensare, trasformare, consegnare: il menù e la cucina cambiano forma

Consegnare a domicilio e portar via diventano così fasi finali di un processo che trasforma il principio stesso di cucina, ripensandone ogni fase, dalla selezione delle materie prime alla preparazione, dal confezionamento all’interno del locale alla consegna sul tavolo del cliente. In questo senso rivedere il menù del ristorante adattandolo a un delivery d’eccellenza è una delle chiavi vincenti per essere competitivi. Come fare?

Ecco qualche consiglio:

Scegliere materie prime e semilavorati surgelati: sono già pronti da utilizzare, porzionati e confezionati in ambienti controllati, così da garantire igiene e sicurezza alimentare

Utilizzare pasta e riso surgelati, preferendo anche gamme di prodotti sottoposte a precottura. Si tratta di un procedimento che permette di abbreviarne il processo di rinvenimento e preparazione, garantendo un’ottima tenuta più a lungo, ideale per piatti freddi come insalate di riso e di pasta, perfetti per i menù da asporto.

Confezionare i cibi in contenitori adatti, che possano preservarne la consistenza e la temperatura in maniera ottimale: vaschette impermeabili per i sughi e le salse, contenitori rigidi e capienti per trasportare pasta, carne e pesce.

Personalizzare il package di trasporto, aggiungendo logo e immagine coordinata del ristorante, così da renderlo subito riconoscibile. Aggiungere i contatti social e un QR Code con il menù e le offerte è, inoltre, un buon modo per evolvere il proprio marketing, informare e fidelizzare la clientela.

Per restituire a pieno la ricchezza di sapori che si gusterebbe in ristorante, è possibile preparare delle cooking box, ovvero confezioni customizzate in cui gli ingredienti (pasta, sughi e condimenti) vengono confezionati uno a uno ancora da cuocere. Nella box verranno inserite anche le istruzioni per la preparazione del piatto, o suggerite grazie a video ricette sul sito del ristorante.

Proporre menù tematizzati, legati alla stagionalità o alle esigenze della clientela abituale. È utile, inoltre, monitorare le abitudini di consumo del quartiere, per esempio attraverso i social, così da pianificare menù adatti: degustazioni di primi o secondi piatti per i lavoratori in pausa pranzo (anche smartworker), piatti unici per pranzi più completi e veloci, menù a base di pasta o riso freddi (per esempio pokè) per un’offerta disponibile lungo l’intero arco della giornata. 

Qualunque sia l’organizzazione o la strategia di marketing che sceglierete per evolvere l’attività del vostro ristorante i surgelati sono una soluzione utile e pratica, in grado di garantire ottimi risultati e un’altissima qualità senza rivedere budget e investimenti.

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